Clamore di gesta ancora non scritte
splendore e bagliori illuminano il campo di battaglia.
La carica sale nel ritmo
enorme è il peso di armi e corazze.
Animo prodi, il destino è con voi
lottate e trionfate, spronate i cavalli,
la vittoria è vicina per i valorosi.
Ma attaccate, dimenticate la paura,
la strada è spianata se riuscirete
a sfondare le difese nemiche,
e di nuovo rovesciate le sorti avverse
i vaticini di chi non credeva in voi.
Giorno e notte, lottare senza fine
è il destino del guerriero proscritto.
Superare il limite umano,
la fisica del gesto,
l’ardore del cuore.
Semplice appare talvolta la via,
facile sembra segnata la scia.
Poi dirompente arriva la delusione
di vertigine, d’ebbrezza, e senza parole.
Talpa sconvolge il piano prestabilito
si insinua nel cuore del capitano rapito,
che umile continua il suo piano di conquista
vorrebbe ma non può perché deve pazientare.
Forte, eppure debole, spesso incapace di reagire
al turbinio degli eventi inaspettati.
Non sa se perseverare o desistere,
non riesce a prendere una posizione decisa.
Innocente, ma colpevole al contempo
sa che non riuscirà nel suo intento di gloria.
Messo male, la sua analisi non dà frutto alcuno,
contribuisce ad aumentare la sua indecisione.
Trovare uno spazio, un posto al sole,
il cerchio si stringe e non concede libertà di movimento.
E aspetta, impaziente e bizzarro
e l’animo in tumulto non dà scampo,
non aiuta a risolvere l’enigma senza soluzione.
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