La luce che il sole disegna andando via

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È diverso, stanotte. Non so come spiegarlo, non è successo niente di particolare, ma sono fiducioso. Sarà che finalmente ha smesso di piovere, sarà che il mio cuore è in trepidante attesa, ma sono sereno. Certe volte basta veramente poco, una telefonata, una mail, un gesto d’affetto. Magari una novità che non ti aspetti. Sapete come mi sento? Un pianeta che gira intorno al suo Sole. Quel pianeta non si avvicinerà mai, al Sole, perché sarebbe impossibile, perché sfiderebbe ogni regola della Natura, perché sarebbe la rovina per entrambi, la loro distruzione. Cozzerebbero frantumandosi in miliardi di pezzi. Ma neppure prova a scappare via, quel pianeta. Sa che morirebbe in poco tempo, privo di quella luce, di quel calore, di quella protezione. Sì, proprio così… protezione. Il pianeta nutre una fiducia incondizionata nei confronti del suo Sole, capisce che è vita. Si accorge di questo ogni volta che il suo astro si eclissa e non si fa più vedere. Quando quei raggi ricominciano a illuminarlo, il pianeta riprende a sorridere, a vivere. E così il pianeta continua a girare, seguendo la sua orbita, senza allontanarsi mai da quel percorso prestabilito, anche se si rende conto di non poterlo mai raggiungere, quel Sole. Il suo Sole.

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